La pancreatite acuta (PA) è definita come un processo infiammatorio acuto a carico del pancreas con un coinvolgimento variabile di altri organi. E’ un patologia in netto incremento nei paesi industrializzati e una delle principali cause di ospedalizzazione tra le patologie dell’apparato digerente.
Circa l’80% delle pazienti con PA ha una forma di PA lieve, auto-limitante e, laddove necessiti di ospedalizzazione, può essere dimesso in pochi giorni senza sequele. La restante quota di Pazienti sperimenta una forma moderatamente grave o grave, caratterizzata da complicanze locali (raccolte fluide organizzate, necrosi o ascessi) e da insufficienze d’organo (renale, respiratoria etc) transitorie o permanenti, singole o multiorgano con una mortalità progressivamente crescente.
La mortalità totale è di circa il 2% nelle forma lievi arrivando al 35-40% delle forme severe.
Da un punto di vista clinico la PA è DIAGNOSTICATA dalla contemporanea presenza di:
- Sintomi clinici come il dolore acuto epigastrico irradiato a cintura anche posteriormente;
- Segni laboratoristici: rialzo significativo di amilasi e lipasi;
- Segni radiologici di flogosi pancreatica.
Le possibili CAUSE di PA sono (si tenga conto che circa l’80% degli episodi di PA sono da attribuirsi alle prime due patologie elencate):
- litiasi biliare (prima causa in assoluto);
- abuso alcolico prolungato;
- alterazioni metaboliche come ipertrigliceridemia, ipercalcemia;
- cause genetiche (mutazioni del gene CFTR associato alla fibrosi cistica, PRSS1, SPINK1);
- farmaci;
- malattie autoimmuni;
- traumi, interventi chirurgici (per esempio la CPRE);
- malattie infettive (virali come CMV, virus della parotite, EBV ma anche parassiti come ascaridi);
Il TRATTAMENTO della PA varia in base alla gravità clinica. I cardini terapeutici consistono nel:
– monitoraggio dei parametri vitali;
– idratazione aggressiva per via endovenosa;
– CPRE urgente in caso di colangite acuta;
– trattamento delle complicanze (antibiotico terapia in caso di infezioni, controllo delle insufficienze d’rogano ove si presentino)
– ripristino della nutrizione enterale più rapidamente possibile.
La terapia medica/intensivistica può avvalersi della collaborazione di:
- endoscopisti in caso di colangite acuta (indicazione alla CPRE in urgenza) o di pseudocisti complicate (indicazione al drenaggio endoscopico in urgenza);
- chirurghi in caso di necrosi infetta non trattabile endoscopicamente o di altre complicanze;
- radiologi interventisti in caso di sanguinamenti da pseudoaneurismi o posizionamento di drenaggi percutanei.
Per questo motivo è fondamentale la gestione multidisciplinare del paziente con PA, soprattutto nei casi di malattia severa.