La PC ha un grosso impatto sulla qualità di vita dei pazienti, in primo luogo per la possibile presenza nelle forme conclamate di dolore e disturbi della nutrizione legati all’alterato assorbimento dei nutrienti e alla comparsa di steatorrea. In secondo luogo, espone a possibili complicanze a lungo termine, come la comparsa di Diabete Mellito di Tipo 2 e l’aumento dell’incidenza di neoplasia del pancreas.
Il più comune fattore di rischio per lo sviluppo della PC è l’abuso di alcool. L’uso continuo di alcol e fumo, soprattutto se in associazione, è un fattore di rischio per progressione di malattia. Meno del 5% degli alcoolisti cronici sviluppano la pancreatite cronica, dato che suggerisce che ci siano altri importanti cofattori nello sviluppo della pancreatite cronica.
Altri fattori eziologici sono:
- Cause genetiche (PRSS1, CFTR, SPINK1 etc..);
- Cause autoimmuni;
- Forme in esito di pancreatite acute ricorrenti o gravi;
- Cause ostruttive (patologie della papilla di Vater o del Dotto pancreatico principale).
La pancreatite cronica si definisce idiopatica quando non è riconosciuta una eziologia nota.
Fasi
La pancreatite cronica è una patologia la cui storia può essere divisa in tre fasi:
- Fase Iniziale: caratterizzata da episodi di pancreatite, dolore, ricoveri ed interventi di tipo medico-chirurgico.
- Fase Intermedia: le manifestazioni acute della patologia si riducono, ma le stenosi dei dotti principali, le pseudocisti pancreatiche, le calcificazioni ed altre modificazioni morfologiche del parenchima pancreatico iniziano a comparire. Si manifesta progressivamente anche l’insufficienza pancreatica.
- Fase Tardiva: le manifestazioni acute si fanno rare e prende piede il diabete e l’insufficienza esocrina pancreatica.
Non è raro tuttavia che la diagnosi avvenga incidentalmente in pazienti asintomatici.
La storia naturale della pancreatite cronica rivela che il ruolo svolto dal gastroenterologo è molto importante nelle prime fasi della patologia, durante le quali il suo intervento può ritardare la comparsa delle manifestazioni terminali della patologia tramite interventi correttivi e follow up.
Terapia
La terapia è basata fondamentalmente sul controllo delle complicanze (dolore, insufficienza pancreatica esocrina, diabete mellito). Nei casi più gravi è indicato un adeguato supporto nutrizionale.
Nei casi complicati può essere necessario ricorrere a una terapia endoscopica o chirurgica.